Sindrome di burnout: ecco come uscirne e ritornare ai bei tempi

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Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente hai sentito parlare della sindrome di burnout e ne vuoi sapere di più. O magari fai un lavoro che comporta un contatto ripetuto e quotidiano con persone di vario genere che ti stanno stressando.

Vedrai come sopravvivere a quello che ti sembra un complotto studiato a tavolino da qualcuno per farti ammalare. Infatti scoprirai che la sindrome da esaurimento da lavoro può essere la causa scatenante di molti problemi di salute anche gravi.

Le vittime della sindrome di burnout

La sindrome di burnout interessa diversi operatori e professionisti che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano il contatto con persone di diverso tipo.

Siccome come puoi vedere la fuori, ci sono un sacco di persone che rompono le scatole, forse è importante capire come possiamo lavorare con noi stessi in maniera efficace, per evitare che questi comportamenti ci stressino.

Infatti non c’è altra strada. Per evitare di cadere vittima di una sindrome di burnout non puoi pensare all’improvviso di lasciare il lavoro. Può non essere saggio ne conveniente.

Questo Infatti magari ti piace, o comunque ti dà un sostentamento che è necessario.

E allora come sopravvivere alla sindrome di burnout?

L’articolo che scrivo oggi presenta una soluzione molto interessante per sfuggire alla sindrome di burnout. Questa proposta non solo ti farà risolvere la sindrome di burnout in cui sei probabilmente finito, ma sarà uno spunto per evolversi personalmente e diventare una persona migliore.

Si infatti la filosofia di Ecologia delle Credenze® è che ogni cosa è la miglior cosa.

Nelle sessioni che potrai fissare con me, possiamo vedere se la situazione che vivi porta dei messaggi di cambiamento per te.

Recepiti questi messaggi potremo formulare delle credenze potenzianti che ti aiutano a proseguire con il tuo cammino di vita. Qualsiasi sia la decisioni che prendi sarà importante il supporto della tua mente subconscia. Questo ti servirà per vivere serenamente la tua vita anche in condizioni di apparente stress.

Dopo questo lavoro la tua esistenza cambierà in meglio, perché o farai un cambiamento drastico della tua vita oppure riuscirai a ritrovare la passione per il tuo lavoro.

Che cosa comporta una sindrome di Burnout

Maslach e Leiter sono due ricercatori che hanno studiato profondamente la sindrome di Burnout. Questi ricercatori hanno descritto le componenti di questa sindrome.

Ecco quello che hanno osservato:

  • c’è sempre una diminuzione netta dell’impegno nei confronti del lavoro
  • calano drasticamente le emozioni belle legate al proprio lavoro
  • si vive sempre una difficoltà di adattamento ad una nuova condizione di lavoro che prima non si era creata
  • molto spesso c’è una eccessiva richiesta da parte datori di lavoro

La sindrome di burnout, inizialmente concepita come una sindrome che riguardava i professionisti nel campo dell’aiuto degli altri, è probabilmente una sindrome più estesa. Infatti può riguardare qualsiasi persona in qualsiasi organizzazione di lavoro.

Le fasi del Burnout

Il modello che ti faccio conoscere per la sindrome di burnout è stato estrapolato dagli studi iniziali sugli operatori sanitari, ma può essere esteso a qualsiasi professione e a qualsiasi ambiente lavorativo:

  • nella prima fase della sindrome di burnout c’è un eccessivo entusiasmo idealistico: questo spinge il soggetto a impegnarsi moltissimo nell’ambiente di lavoro. Il soggetto vuole dimostrare di essere capace perché ha delle aspettative molto alte su quel lavoro. Queste aspettative riguardano la realizzazione del sé e in genere il miglioramento delle qualità della propria vita.
  • la seconda fase è detta stagnazione: in questa fase il soggetto è costantemente sottoposto a carichi di lavoro eccessivi e inizia a stressarsi. Si rende conto di come le sue iniziali aspettative non siano così rosee e non coincidano con la realtà lavorativa che si aspettava. In questa fase l’entusiasmo, l’interesse e la gratificazione legati alla professione iniziano a diminuire.
  • la terza fase è detta fase di frustrazione: in questa fase il soggetto affetto dalla sindrome di burnout prova dei sentimenti di inutilità. Molto frequenti sono anche l’inadeguatezza, la scarsa autostima, l’insoddisfazione per il lavoro che fa. Questo di solito è unito alla percezione di essere sfruttato all’interno della organizzazione, perché oberato di lavoro e poco apprezzato. Inoltre il lavoratore ha la sensazione di buttare via la sua vita. Queste percezioni generano molta rabbia e frustrazione. La conseguenza di ciò è che la persona mette in atto dei comportamenti di fuga dall’ambiente lavorativo e atteggiamenti aggressivi  verso i colleghi o verso sé stesso.
  • nella quarta fase detta di apatia, l’interesse è la passione per il proprio lavoro si spengono drasticamente. All’entusiasmo iniziale e all’empatia nei confronti del proprio lavoro subentra l’indifferenza. Segue una vera e propria morte professionale che si accompagna a un certo grado di depressione.

Le cause più frequenti della sindrome di Burnout

Le cause più frequenti della sindrome di burnout sono le seguenti:

  • Il sovraccarico di lavoro
  • il lavoro eccessivo
  • le prestazioni elevate richieste dal datore di lavoro: queste possono generare un carico per la persona che non è sostenibile nel lungo periodo. Questo genera una situazione di distress che altera il quadro psico neuro endocrino e immunitario della persona. La persona non riesce più ad adattarsi alla situazione. Anche se il carico di lavoro è ragionevole, può manifestarsi una consapevolezza del fatto che il lavoro non è quello che ci si aspetta. Si percepisce di non avere le abilità per svolgere il lavoro come si dovrebbe. In entrambi i casi il carico emotivo del lavoro è troppo elevato e il lavoro scatena una serie di emozioni che stressano la psiche del paziente.
  • senso di impotenza: la persona percepisce che il suo impegno non potrà mai cambiare le situazioni che egli vive o i risultati che in grado di determinare all’interno della società in cui lavora
  • mancanza di controllo: questa situazione si verifica se la persona affetta da sindrome di burnout percepisce che non ha abbastanza potere per influenzare la realtà e cambiarla come vorrebbe. Non ha potere decisionale e anche se saprebbe come risolvere i problemi  qualcuno lo ostacola. Si trova a confrontarsi con persone che non sono d’accordo con quello che è la sua visione della realtà

Altre cause della sindrome di burnout

  • mancanza di riconoscimento: può essere una delle cause della sindrome di burnout. Questo perché il lavoratore sente di non essere apprezzato per il suo valore o anche di non essere sufficientemente riconosciuto a livello economico
  • mancanza del senso di coesione: è un altro dei motivi per l’insorgere della sindrome di burnout. Il soggetto non si sente sostenuto dai colleghi e sente di non avere la loro fiducia. Non c’è un collante tra le persone all’interno dell’organizzazione. Questo fa vivere il lavoro come un posto in cui ci sono persone che non ti piacciono e con le quali devi ogni giorno fare i conti.
  • assenza di equità di trattamento rispetto ai colleghi. E’ un altro motivo per la sindrome di burnout, perché la persona non sente di essere trattato allo stesso modo degli altri. Percepisce che altri siano favoriti dal datore di lavoro rispetto a lui. Questa percezione si può manifestare per esempio quando la persona nota che i carichi di lavoro vengono distribuiti in maniera non equa. Oppure vede lodare un collega che secondo lui vale molto meno  e non riceve gli stessi apprezzamenti anche se pensa di meritarli.
  • valori contrastanti: la sindrome di burnout può nascere anche quando la persona non condivide i valori la società rappresenta. Oppure quando non condivide la stessa vision della società. È costretto in questo modo a fare cose che non vorrebbe fare.

La sindrome di Burnout ti può rovinare la vita

In questa sindrome la vita della persona che la vive viene peggiorata notevolmente.

Questo perché la persona non riesce a farsi apprezzare per quello che vale. Non perché non produce risultati apprezzabili, tutt’altro, perché c’è una politica di emarginazione interna condotta dalla società nei suoi confronti. Questo atteggiamento può essere consapevole o inconsapevole.

Un altro caso frequente succede quando una persona vale molto. I colleghi più potenti si sentono minacciati e mettono in atto, consapevolmente o inconsapevolmente, delle politiche di emarginazione.

Ecco come si sente una persona che vive il Burnout

La persona affetta di sindrome di burnout può reagire soltanto se trova il modo di apprezzare le cose belle del lavoro che fa. Anche se quasi sempre questo è difficile.

Un’altra strategia seguita dalla maggior parte delle persone è quella di considerare il lavoro come un bancomat e utilizzare i soldi ricavati per ritagliarsi altre soddisfazioni nella vita. Questa strategia non è ottimale se non riesci ad apprezzare il tuo lavoro.

Nessun lavoro che non si apprezza può alla lunga dare delle soddisfazioni.

Quindi ciò che ti consiglio è di cambiare la tua percezione delle vicende che stai vivendo.

E’ una cosa molto seria poiché è in gioco la tua salute. Inoltre anche se ti sembra di essere perseguitato dagli eventi e non ti senti compreso, ricordati che quello che stai vivendo sta succedendo per la tua evoluzione.

Preferisci evolverti o morire?

Evita di resistere ai cambiamenti rimanendo sulle tue posizioni rigide. Evita di fossilizzarti sui tuoi antichi modi di vedere le cose. Cerca di evolverti e di imparare.

Io ti posso aiutare a compiere questa evoluzione con le mie sessioni: mandami un sms al 335/5297666 per prenotarne una o solo per capire meglio come lavoro e come ti posso aiutare.

Conseguenze individuali

Il soggetto interessato alla sindrome di burnout mette in atto i seguenti atteggiamenti:

  • atteggiamenti scortesi e negativi verso i clienti
  • opinioni negative verso sé stessi
  • pensieri negativi verso il lavoro
  • considerazioni negative verso la vita
  • calo dell’entusiasmo lavorativo
  • calo della passione sul lavoro, dell’empatia verso l’organizzazione, e della soddisfazione lavorativa
  • riduzione drastica della qualità della vita personale
  • peggioramento grave dello stato di salute

Conseguenze per le organizzazioni

La società che molto spesso perseguita il lavoratore, non sa che alla fine sta creando danni a se stessa. Infatti ci sono delle conseguenze molto gravi per la società se un lavoratore all’interno dell’organizzazione è affetto da sindrome di burnout. I danni più importanti per le società che genera burnout sono:

  • aumento dell’assenteismo
  • aumento del turnover dei lavoratori
  • calo delle performance e dei risultati conseguiti
  • calo della qualità del servizio offerto ai clienti
  • alo della soddisfazione lavorativa e conseguente calo della appetibilità della società per il mercato dei lavoratori

Chiamami o messaggiami al 335/5297666 se vuoi informazioni aggiuntive sulle mie sessioni e su come dire addio ad ogni tuo disagio.

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