Come essere se stessi

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Come essere se stessi

Uno dei problemi più diffusi in questa epoca di conformismi è quello di come essere se stessi ed andare bene agli altri.

Non puoi andare bene a tutti. Se vuoi essere te stesso ti consiglio di focalizzarti sulla libera espressione del tuo sé senza preoccuparti troppo del giudizio degli altri.

Conoscere se stessi equivale ad esplorarsi

Nascosto dietro ogni istante dimora l’Eterno ma puoi continuare a spostarti sulla superficie senza mai scendere in profondità nella tua consapevolezza.

Conoscere ed essere se stessi equivale ad esplorare e manifestare la tua essenza.

Puoi muoverti sulla superficie per milioni di vite. In questo modo sprecherai un altra opportunità: un altro biglietto della lotteria gettato nel “cesso”.

Essere veramente se stessi vuol dire aprire tutte le porte del tuo essere originale, della tua creatività, della tua bellezza, della tua gioia: ogni istante diviene un istante vibrante di danza.

L’uomo nasce per scoprire la vita ma tutto dipende da lui, la maggioranza di noi non vive ma vegeta.

Conoscere se stessi significa vivere la vita

La vita non deve essere solo un cammino verso la vecchiaia ma una crescita continua.

Purtroppo solo pochi rivendicano il proprio diritto a crescere.

Crescere significa penetrare momento per momento sempre più in profondità l’essenza della vita.

Più ti inoltri in profondità nella vita più arrivi a comprendere l’essenza che è racchiusa dentro di te. In questo modo cambiano molte cose nella tua vita, addirittura l’idea della morte. Questo è tanto vero che a un certo punto ti accorgi che morire non è altro che cambiare d’abito. Morire può essere cambiare la propria casa, sostituire una forma con un’altra.

Niente mai muore niente può morire: nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma.

Conoscere se stessi significa crescere

Per comprendere appieno il concetto di crescita basta guardare un albero.

L’albero innalza il suo fusto mentre le sue radici penetrano il sottosuolo sempre più in profondità.

C’è un equilibrio: più l’albero cresce più le sue radici vanno in profondità.

Crescere nella vita significa evolversi in profondità all’interno di se stessi, poiché le tue radici sono dentro di te.

Crescere significa addentrarsi nella propria essenza nella propria dimensione interna, conoscere con coraggio la propria divinità interiore.

Come conoscere se stessi e la differenza tra ignoranza e innocenza

Il “pay off” di Ecologia delle Credenze® è per questo “un gioco da bambini”, perché il bambino è la persona più adatta perchè non è ancora appesantito dalla conoscenza,  dalla religione, dall’educazione, non porta ancora addosso il peso di tutta quella spazzatura.

E’ innocente, ma prontamente la sua innocenza viene giudicata come ignoranza.

L’ignoranza e l’innocenza hanno una certa somiglianza ma non sono uguali.

L’ignoranza è uno stato di non conoscenza così come lo è l’innocenza. Tra le due esiste tuttavia una differenza abissale che finora nessuno ha mai rilevato.

Un bambino vede qualsiasi fenomeno naturale e ne rimane totalmente incantato. Quando vede una farfalla con i suoi bellissimi colori rimane assorto. Quando vede un arcobaleno non riesce più a immaginare come possa esserci qualcosa di più importante di quell’arcobaleno.

L’innocenza è traboccante è pura.

L’ignoranza è povera è un continuo elemosinare pretende tutto, la conoscenza, la rispettabilità, la ricchezza, il potere.

L’ignoranza procede sul cammino dei desideri, l’innocenza sul binario dell’appagamento naturale.

L’innocenza va incoraggiata è protetta perché il bambino porta con sé il tesoro più prezioso. Questo è il tesoro che i saggi trovano solo al prezzo di duri sforzi: l’innocenza appunto.

I saggi sostengono di essere tornati bambini, di essere nati una seconda volta.

Conoscere se stessi attraverso una sesione di Ecologia delle Credenze®

Fare una sessione di Ecologia delle Credenze® sarà come rinascere: il tuo bambino interiore riacquista ciò che era già suo al momento della sua prima nascita ma che è stato distrutto e schiacciato dalla società, dai genitori, dalla gente intorno a lui.

Ecco perché c’è bisogno di una seconda nascita. Ogni bambino viene completamente imbottito di conoscenza. La sua semplicità in qualche modo va eliminata perché non gli servirà in questo mondo, una dimensione in cui regna la competizione.

La sua semplicità lo farà apparire goffo agli occhi del mondo e la gente si approfitterà in tutti i modi della sua innocenza.

Per paura della società e del mondo che noi stessi abbiamo creato educhiamo i bambini all’astuzia e all’inganno. Li rendiamo istruiti perché un giorno facciano parte della classe dei potenti e non di quella degli oppressi, affinché non vivano privi di potere. Ma se il bambino comincia a prendere una direzione sbagliata poi continuerà a seguirla e la seguirà per tutta la vita.

Conoscere se stessi e disimparare

Se ti rendi conto di esserti lasciato sfuggire la vita sappi che la sorgente a cui devi ritornare e l’innocenza.

Dimentica la tua conoscenza, i tuoi testi sacri, le tue religioni, le tue teologie, le tue filosofia: nasci una seconda volta, torna di nuovo innocente.

Puoi farlo: ripulisci la tua mente di tutto ciò che non conosci direttamente.

Ripuliscila dì tutto ciò che hai preso in prestito, che hai ereditato come una tradizione, come una convenzione. Libera la tua vita da ciò che ti è stato dato dai genitori, dagli insegnanti, dall’università.

Liberati di tutte queste cose, ritrova ancora una volta la tua semplicità, torna nuovamente bambino.

Conoscere se stessi vuol dire realizzare un piccolo miracolo

Questo miracolo può avvenire tramite le sedute di Ecologia delle Credenze®.

Possiamo bilanciare la credenza: “Ritrovo il mio Bambino Interiore e lo esprimo liberamente” oppure “Ritrovo la mia innocenza”.

Se è sicuro e appropriato eseguiamo il bilanciamento. Dopodiché installiamo il nuovo stato nel tuo subconscio dove rimarrà per sempre o fino a quando è opportuno.

La vita deve essere una ricerca, non desiderio, ma ricerca. Non ambizione, non smania di diventare questo o quell’altro ma una ricerca continua per rispondere alla domanda fondamentale: “Chi sono io?”.

Conoscere se stessi vuol dire esplorarsi

E’ molto strano: le persone non sanno chi siano veramente eppure cercano di diventare qualcuno senza neppure conoscere se stessi.

Tutti hanno perso qualsiasi familiarità con il proprio essere. Ogni momento è una nuova scoperta. Ogni momento è motivo di gioia. Un nuovo mistero si schiude per la prima volta. Magari un amore sconosciuto comincia a sbocciare dentro di te, una compassione mai provata prima d’ora, una nuova sensibilità per la bellezza, per la bontà.

Diventi talmente sensibile che persino un esile filo d’erba acquista per te un immensa importanza: tu come quel filo d’erba sei unico e insostituibile.

Conoscere se stessi vuol dire apprezzare la propria individualità

Tu come lui hai una tua individualità: la tua sensibilità ti farà stringere nuove amicizie con alberi uccelli e animali, con le montagne i fiumi gli oceani e le stelle.

La tua vita si arricchirà sempre più mentre amore e amicizia fioriranno man mano che diventi più sensibile.

La vita comincia ad aprirsi sempre più vasta. Non più un piccolo stagno ma un oceano sconfinato. Non è più una vita limitata a te e tua moglie e ai tuoi bambini, ora è una vita che non ha più limiti.

L’esistenza intera diventa la tua famiglia e tu non puoi sapere che cos’è la vita a meno che l’esistenza intera non sia la tua famiglia, perché nessuno è un’isola, siamo tutti connessi gli uni agli altri, siamo un immenso continente, siamo legati tra di noi in milioni di modi diversi.

E se il nostro cuore non è colmo d’amore per l’universo intero la nostra esistenza ne risulterà limitata.

Diventare sensibile ti darà un gran senso di appartenenza a questo mondo: apparteniamo all’esistenza, ne siamo parte intrinseca, siamo il cuore stesso dell’esistenza.

Come essere se stessi riscoprendo il silenzio

Ecologia delle Credenze® ti porterà un grande silenzio perché non ci sarà più tutta l’immondizia della tua conoscenza, non ci saranno più neanche i pensieri se deciderai di goderti il momento presente.

Ci sarà solo l’immensità del silenzio e tu rimarrai sorpreso perché scoprirai che il silenzio è l’unica vera musica.

Conoscere se stessi vuol dire riscoprire il collegamento con il tuo corpo

Te ne sarai accorto anche tu ma non sei stato attento: quando ti arrabbi il tuo corpo assume una posizione particolare, te ne sei mai accorto?

Quando sei in preda all’ira tieni i pugni ben serrati e non riesci ad aprirli e certo non riesci a sorridere. O forse tu riesci a farlo?

Se sente una certa emozione e il corpo assume una posizione particolare. Sono piccole cose che però hanno un collegamento profondo dentro di noi. Più si espande il tuo silenzio interiore e più contemporaneamente e nella stessa proporzione cresce l’amore e l’amicizia.

La tua vita diventa danza momento per momento, diventa gioia e celebrazione.

Impara a rendere le piccole cose motivo di celebrazione, di festa, la gente vive più o meno in uno stato di sonno.

Se sei sensibile gli abiti non ti servono più solo per coprire il corpo. Gli abiti sono espressione della tua individualità, del tuo gusto, della tua cultura, del tuo essere.

Ogni cosa che fai deve essere una tua espressione, deve avere la tua firma.

Conoscere se stessi vuol dire celebrare ogni momento

Impara a rendere la peggiore delle situazioni il momento più bello della tua vita.

La morte per esempio dovrebbe essere una tranquilla accettazione di un fenomeno naturale. Un addentrarsi con l’amore nell’ignoto, un addio gioioso a tutti i vecchi amici, al vecchio mondo.

La morte non dovrebbe essere una tragedia.

Non creare divisioni tra il piccolo e il grande, tra le banalità e le cose importanti: ogni cosa importante!

Non esistono ne le grandi cose ne le piccole cose, tutto dipende da te e dall’uso che ne fai.

Comincia con una sessione di  Ecologia delle Credenze® che il resto crescerà spontaneamente dentro di te, il silenzio e la serenità, la beatitudine la sensibilità.

Cerca di introdurre nella vita quotidiana tutto quello che emerge da una sessione di Ecologia delle Credenze®: condividilo con gli altri, perché tutto ciò che viene condiviso cresce rapidamente e quando arriverà il momento di morire ti renderai conto che la morte non esiste.

Conoscere se stessi vuol dire accettare la morte

Puoi dire addio al mondo senza piangere, senza essere triste, magari piangendo lacrime di gioia ma non di tristezza.

Per prima cosa sbarazzati di tutti i rifiuti che ti porti appresso: ognuno di noi porta con sé tanta di quella immondizia.

Comincia a vivere con “intelligenza naturale”, la vita è molto semplice è una danza gioiosa.  Il pianeta intero può traboccare di gioia e danze ma ci sono individui che hanno tutto l’interesse affinché nessuno più sorrida. Vogliono che nessuno più rida e che la vita venga vissuta come un peccato, una sofferenza.

Conoscere se stessi significa godersi e apprezzare la vita

Come puoi goderti la vita quando l’atmosfera che ti circonda ti ricorda in continuazione che la vita è un castigo, che stai soffrendo perché hai peccato è che questa è una specie di prigione dove sei rinchiuso per soffrire?!

Io credo che la vita non è una prigione. La vita non è un castigo, ma una ricompensa data solo a chi l’ha guadagnata, a chi la meritata.

Ora hai il diritto di godere, anzi commetti un peccato se non lo fai farai. Sarebbe un affronto all’esistenza se non la renderai più bella, se la lascerai come l’hai trovata prima di andartene.

Lasciala un po’ più felice, un po’ più bella, un po’ più ricca di una nuova fragranza.

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